L’intento progettuale precipuo è stato infatti quello di conferire alla nuova infrastruttura non solo uno scopo pratico funzionale di protezione dalle intemperie, ma di rappresentare anche un nuovo punto di riferimento, una sorta di landmark, per tutti i fruitori che transiteranno in tale contesto urbano.
Con uno sviluppo planimetrico di circa 42 m di lunghezza e 6 m di larghezza, essa andrà a proteggere le sei banchine a sud-est delle nove complessive previste nella stazione delle autocorriere che permetteranno ai cittadini ed ai viaggiatori di fruire dei mezzi del trasporto pubblico.
La conformazione della copertura è stata concepita a “lama di spada”, con estese parti svasate e appuntite che celano l’effettivo spessore e la composizione articolata della componente strutturale, facendo apparire l’opera “leggera” e di minor impatto.
Sorretta da sole quattro coppie di pilastri circolari, in virtù della sezione slanciata prevista con aggetti laterali che raggiungono anche sette metri di lunghezza, essa appare, infatti, come un corpo “slanciato” e “sospeso” nell’aria che si staglia tra le costruzioni esistenti.
Dal punto di vista costruttivo, le colonne saranno realizzate con tubolari circolari in metallo color grafite, all’interno dei quali verrà gettato il conglomerato cementizio. Sulle sommità di tali strutture saranno ancorate travi in acciaio a supporto di una struttura secondaria lignea che definirà l’intera conformazione della copertura.
La finitura per l’estradosso e per le parti inclinate dell’intradosso è prevista in lastre aggraffate di lamiera metallica di colore grigio chiaro, mentre la parte piana dell’intradosso della copertura sarà realizzata completamente in legno di larice con travi a vista che si ispira ai tradizionali solai in legno presenti all’interno dei palazzi storici cittadini.