Il progetto in questione, all’interno di un piano di recupero, si è sviluppato secondo il concetto di separazione e di confronto tra l’antico edifico industriale ed il nuovo volume contemporaneo.
Un volume, quest’ultimo, che nella sua semplicità assume rilevanza per la scelta del materiale e per il suo trattamento formale.
Il ferro arrugginito richiama il rapporto con le attività produttive in quanto materia prima per la lavorazione e, nel contempo, la naturalità per struttura e per colore.
Anche le forme scelte, pilastri rastremati in riferimento ai tronchi, la trama traforata del rivestimento come fosse una corteccia, esaltano maggiormente la volontà di ottenere un edificio che si inserisca armonicamente nel paesaggio.
Il tutto si fonde con lo studio dei percorsi pedonali e veicolari, della loro composizione architettonica e vegetazionale che si conferma in costante dialogo con le scelte progettuali ricercate per il nuovo volume.